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Aspetti deteriori, non solo del trovastino,ma anche degli abitanti del circondario
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La stagione venatoria
Pino & Gino
"UNA GIORNATA “DIVERSA”

The single brothers
- Gigino superstar -

Pino & Gino
"UNA GIORNATA “DIVERSA”

Per raccontare l’episodio che segue è indispensabile aiutarsi con nomi propri di persone. Sia chiaro che si tratta di pseudonimi: nomi assolutamente inventati anche se l’episodio è assolutamente accaduto. E a coloro i quali dovesse suscitare particolare ilarità....attenzione ....perché potrebbe succedere anche a Voi!!!

Nonna Agata, a marzo, ha fatto seminare in uno dei suoi terreni una ventina di chili di patate. Ormai è Luglio inoltrato ed i due nipoti, Pino & Gino, si offrono volontari per effettuare la raccolta!
Succede che in una “fresca” mattina di fine Luglio (30-35 gradi all’ombra) i due nipoti (peraltro con poche competenze specifiche come quasi tutti i giovani del luogo, soprattutto chi scrive!) partono alla volta del terreno e cominciano a zappare faticosamente. La loro opera procede instancabile per tutta la mattina. Il terreno ha una sinistra caratteristica, ruota in maniera indipendente rispetto alla rotazione dell’orbe terracqueo e si muove in sincronia perfetta con il sole: questo gli consente di rimanere, per tutta la durata del lavoro, perfettamente a perpendicolo rispetto all’incidenza dei raggi solari. Non esiste la benché minima pianta che faccia ombra; pertano, Pino & Gino, si trovano costantemente esposti ad una temperatura vicina a quella di un bagno turco di Algeri.
Durante tutta la mattinata dissodano, zappano e raccolgono: insomma fanno un lavoro ciclopico e, intorno alle 12.00, si presentano sulla piazza del paese, esausti e stremati ma peraltro entusiasti di aver finito e con un’unica perplessità: non si ricordavano, fino a quel giorno, che quel terreno fosse così grande.
I due, pressocché irriconoscibili per le pietose condizioni in cui versano, riescono a trascinarsi a casa della nonna Agata: le ultime energie le riservano per lanciare le “maledizioni” con gli occhi, ma anche a parole, a noi vitelloni che - con i segni del cuscino ancora ben visibili sulla faccia e freschi freschi di colazione - stiamo leggendo, all’ombra, “La Gazzetta dello Sport”!
Fin qui potrebbe sembrare una normale giornata di campagna ma, poco dopo le 12 viene alla luce la verità di ciò che era accaduto .... atroce per i due poveretti!
Poniamo il caso che un appezzamento di terreno di circa 90 metri quadrati sia diviso in due lotti, (confinanti, adiacenti e posti alla stessa quota) che chiameremo A e B: il primo di 30 ed il secondo di 60 metri quadrati.
Sempre per ipotesi immaginiamo che il terreno A sia di proprietà della nonna Agata e coltivato a patate.
Il terreno B, di proprietà di una terza persona (che chiameremo, per comodità, Fortunello) è anch’esso, accidentalmente, coltivato a patate.

ORRORRE E RACCAPRICCIO DELLA NONNA AGATA!!!!!!

E’ successo che, a causa della scarsa frequentazione del terreno sopraccitato da parte di Pino & Gino i due nipoti, per errore e con orrore, hanno raccolto le patate di Fortunello!!!!!!
Questo spiega anche la perplessità dei nipoti che si sono trovati a zappare un terreno grande il doppio rispetto a quello che immaginavano e ricordavano.
Siccome però nel nostro paese siamo fondamentalmente molto buoni è successo che il giorno stesso Fortunello abbia offerto da bere a Pino & Gino ed il giorno successivo abbia raccolto le patate della nonna Agata.
Non altrettanto buoni siamo stati noi coetanei di Pino & Gino che, ancor oggi, a distanza di anni non perdiamo occasione di prendere “bonariamente in giro” i due per l’accaduto. Li prendiamo tanto bonariamente in giro che loro, quando sentono raccondare l’episodio, affettuosamente ci sorridono ma pensiamo che, contemporanemente, altrettanto affettuosamente ci fracasserebbero volentieri il cranio con gli stessi attrezzi utilizzati quella famosa mattina!!

Non ditelo a nessuno (soprattutto a Pino & Gino) ma se nonna Agata avesse mandato noi avremmo fatto, con ogni probabilità, lo stesso errore.

Trattandosi di un sito internet e come tale “aperto” al pubblico (anche di minore età) preferiamo non descrivere e soprattutto riportare i contenuti di quella che fu la reazione di nonna Agata.