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TROVASTA ED ANTONIO VIVALDI ovvero: “Le quattro o (come vedremo in seguito) cinque stagioni”
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FAQ (ovvero: Cûssu dïxe 'stu chi)

CHE COSE' LO "SPAUTO" ?

Dicesi spauto una meravigliosa usanza di Trovasta e paesi limitrofi.
Lo spauto consiste in questo: quando una ragazza del posto trova marito e si appresta a convolare a giuste nozze, i giovani - SCAPOLI- del paese hanno diritto di ottenere un risarcimento in vile denaro da parte del promesso sposo. Una simile usanza ha un duplice scopo e significato:
§ il primo, quello storico, è quello di indennizzare i ragazzi del paese dall'aver perso un potenziale angelo del focolare;
§ il secondo, quello più recente e scherzoso, è quello di cercare di dissuadere il promesso sposo dal compiere un simile scellerato gesto (questa è ovviamente l'opinione degli scapoli .... ma forse anche di qualche maritato!): si cerca infatti sempre di partire con una richiesta folle che poi viene però trattata ed in genere si opta per una transazione.

COSA SI FA CON LO "SPAUTO"? La regola vuole che gli scapoli locali vadano a cena fuori spesati dal contributo elargito dall'ormai sposo.

COSA SUCCEDE A CHI NON VERSA LO "SPAUTO"? Il regolamento prevede che chi non versa lo spauto richiesto venga fatto oggetto, insieme alla sua Signora, del "TRESTO".

CHE COS'E' IL TRESTO? Il tresto è una simpatica vendetta che viene attuata dagli scapoli locali i quali, in assenza del versamento, hanno diritto di posizionarsi nottetempo, per un anno (o, in alternativa, fino all'avvenuto versamento), sotto le finestre della dimora degli sposini con coperchi, pentole ed ogni attrezzo che possa generare rumore se percosso: con il duplice scopo di impedire agli sposi di consumare lo jus prime noctis e di esasperare lo sposo al fine di farlo procedere al versamento. A Trovasta pare non sia mai accaduto che il futuro sposo abbia rifiutato l'elargizione: la leggenda narra che sia successo a Nirasca e che, la confusione notturna, si sentisse da Trovasta!

QUANTO SI VERSA DI SPAUTO? Questa è una domanda alla quale non è possibile dare risposta. Per prima cosa la legge sulla privacy impedisce di diffondere le "quotazioni" delle moglie di quelli che ormai sono nostri cari amici (ancorché foresti!) ; in secondo luogo le variabili sono infinite: per esempio una sposa che abbia poche coetanee è valutata molto di più di una sposa che abbia tre amiche di pari età o piò o meno coeve. Una bella sposa che sa cucinare bene ed ha molta pazienza ha una quotazione altissima indipendentemente da quante che siano le sue coetanee; viceversa una sposa bruttina, che cucini malvolentieri e che non accetti le partite a calcetto del futuro consorte ha una quotazione molto bassa ... anzi può essere che si trovino volontari che versino una quota al promesso sposo purché anticipi le nozze!
Una regola comunque è fissa: non è ammesso lo spauto a peso. Cioè non si può fare una tariffa a chilo per la promessa sposa anche perché, secondo voi, una promessa sposa accetterebbe mai di salire su di una bilancia in presenza di testimoni?