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Robe buone in piazza
Agricoltura a Trovasta
TROVASTA ED ANTONIO VIVALDI ovvero: “Le quattro o (come vedremo in seguito) cinque stagioni”
La nevicata
Internet e i documenti antichi

Agricoltura a Trovasta

A Trovasta non ci si può lamentare di quello che la terra restituisce sotto forma di raccolto, se si è razionalmente seminato. Negli orti locali fanno bella mostra di se, a seconda delle stagioni, parecchi generi ortofrutticoli: pomodori, cipolline, melanzane, peperoni, carciofi, cavoli, patate, pesche ,ciliege ecc. Da non dimenticare che è massiccia la coltivazione delle olive e la produzione dell'olio extra vergine che, per tipologia di piante e situazione climatica è - e scusate se è poco,- il più buono del mondo
Tutto questo anche perché, lo dobbiamo ammettere, il medio Trovastino è un buon agricoltore!
L'unica cosa che non può essere spiegata è la tecnica di semina e gestione del terreno. Facendo un esempio numerico possiamo tranquillamente affermare che su cinque agricoltori interpellati otterrete almeno quindici risposte differenti su tecniche di semina e cura successiva.
Due esempi su tutti:

1) NON SI ZAPPA COSI!!! Alcuni anni fa, un giovane che voleva fare una sorpresa ai suoi genitori ed ai nonni decise che avrebbe seminato due solchi di fagioli nell'orto casalingo. La prima controindicazione fu che l'orto in questione era proprio sul bordo della strada. Il fatto di esporsi alla mercé di tutti i passanti causò l'ilarità dei suoi coetanei e i risolini di scherno degli "anziani" del paese. Successe infatti che il giovane in questione cominciò a dissodare il terreno come imparato sui testi di tecnologia rurale studiati a scuola.
Passa il primo anziano del paese: si ferma, ride, lo guarda, sale sul primo gradino della cattedra e si rivolge con aria professorale allo sventurato: "Non si zappa con il sedere a valle! Devi stare con il sedere a monte!". Il giovane non fa domande, ringrazia per il "prezioso" consiglio e, ruotando di 180° inizia a zappare con il sedere a monte, credendo si tratti di un motivo religioso. Passano alcuni minuti; altro anziano del paese: si ferma, sghignazza, sale sul secondo gradino della cattedra e si rivolge - con aria da "Dottore in frantumazione della zolla" - allo sventurato: "Non si zappa con il sedere a monte, sennò ti fai ombra!!". Il giovane non capisce ma non fa domande: ha un inizio di crisi ma riesce a camuffare bene; ruota nuovamente di 180° e ricomincia a zappare con il sedere a valle, dubitando si tratti di motivi religiosi.
Trascorrono dieci minuti: terzo agricoltore professionista: si ferma, inorridisce sghignazzando con aria sarcastica, sale direttamente sulla cattedra e - con la stessa sicurezza che avrebbe il Dio pagano dell'aratro sentenzia: "Non si zappa così!!! Devi andare avanti mettendo i piedi dove hai appena zappato!! E poi devi stare con il sedere di lato non a monte o a valle!!!"
Il ragazzo ringraziò ed appena il Dio dell'aratro fu lontano smise di zappare.
Inspiegabilmente, in quella stessa porzione d'orto, da quel giorno è visibile una simpatica pavimentazione in cemento.

2) TEORIE SULLA TECNICA DI COLTIVAZIONE E GESTIONE DEL TERRENO.
Nelle aree urbane, l'incontro nei bar e negli altri posti di ritrovo, è occasione di dibattere sulla politica o sul campionato di calcio. In un'area agricola è ovvio che l'argomento principe resti "il raccolto". Questo è molto positivo sennonché, mentre in ambito urbano il dibattito calcistico è limitato al "Processo del Lunedì" con qualche strascico all'"Appello del Martedì", è indubbio che, a Trovasta, ci sia almeno un'udienza quotidiana nel dibattimento che vede contemporaneamente tutti imputati e giudici nello stesso tempo. Il pubblico ministero in genere attacca con accuse del tipo:
"tu hai messo già oggi la girandola per innaffiare le patate ma siccome la luna nuova ci sarà solo martedì dovevi metterla mercoledì".
La difesa contrattacca: "Sì ma fino a mercoledì le patate non ce l'avrebbero fatta perché sono settimane che non piove".
Accusa: "Non è vero, l'altra notte ha piovuto!"
Difesa: "Avrà piovuto nel tuo letto perché io non me ne sono accorto" (N.d.R.: da notare la sottigliezza perché con questo "insulto" si insinua che l'interlocutore soffra di incontinenza)
Accusa: "Non te ne sei accorto perché sarai stato carico (N.d.R. carico di vino, ubriaco)"
Difesa: "Mai come te che hai messo i pomodori troppo vicini uno all'altro!!"
N.d.R.: come vedete l'accusa si è auto proclamata pubblico ministero lanciando un'accusa propria.
La cosa divertente è che una discussione di questo tipo può andare avanti parecchi e parecchi minuti, suscitando l'ilarità degli altri presenti: n.b. una discussione di questo tipo avviene ovviamente nel dialetto locale ma, per esigenze telematiche la riportiamo in italiano. Per la versione del sito in inglese occorre ancora un po' di pazienza.